Vedere più di 15 volontari ridare vita ad un parco totalmente abbandonato al degrado, sostituendosi per protesta alle istituzioni, riconsegnando alla società uno spazio pubblico, non è cosa di tutti i giorni. Eppure oggi a Villaggio Prenestino è successo. E ne siamo molto orgogliosi. La nostra protesta civile prosegue e le persone iniziano a conoscere cosa stiamo facendo e perché lo facciamo. Lottare contro il degrado, per l’illuminazione pubblica, creare eventi sociali ed occasioni di aggregazione hanno sempre di più lo stesso fine: ottenere un quartiere più sicuro. Chiaramente ciò non toglie che c’è bisogno di una maggior presenza delle forze dell’Ordine, cosa che chiediamo e seguiamo da molto tempo. Un problema di più largo campo che stiamo affrontando anche con altri comitati ed associazioni di zona.

Pulire un’altro parco oggi è stata un’occasione di confronto per i partecipanti e un modo per i Cittadini di riappropriarsi di uno spazio pubblico necessario per la vita sociale del quartiere. Più parchi e meno degrado è stato lo slogan che ci ha guidati per tutta la mattinata.

Per ricordare a tutti questa nostra battaglia, l’Associazione, a mezzo e per firma del suo Presidente, ha scritto una lettera aperta ai Cittadini di Villaggio Prenestino che abbiamo distribuito per via cartacea, attaccato alle nostre bacheche e distribuito via web.

Di seguito la lettera aperta che abbiamo distribuito:

Caro Cittadino/a,

come forse saprai, da diverso tempo ormai siamo impegnati nella lotta al degrado del quartiere su diversi fronti: la richiesta di semplificazione delle procedure per portare l’illuminazione pubblica in tutte le strade ancora al buio, per la creazione di occasioni di incontro per le persone che abitano il nostro quartiere, con le giornate ecologiche, e quant’altro va segnalato alle istituzioni sulle problematiche di disservizio che affliggono il nostro territorio: manutenzione strade, trasporti, raccolta rifiuti, ecc.

Tutto questo è parte di un disegno che punta a ricreare un tessuto sociale che non viva il quartiere solo come un “dormitorio”, ma che lo renda più attivo e presente, tanto da garantire più sicurezza.

Sicurezza passiva chiaramente, ma indispensabile quanto quella attiva garantita dalle Forze dell’Ordine, la cui maggior presenza chiediamo da molto tempo e che stiamo ribadendo in questi giorni con una raccolta firme da inviare agli Organi competenti.

Garantire la sicurezza è compito delle Istituzioni, ma noi Cittadini possiamo creare un ambiente più favorevole alla vita civile che alla delinquenza. La sola presenza di Forze dell’Ordine non può bastare, si pensi a cosa accade in quartieri dove hanno uno o più presidi di Forze di Polizia o Carabinieri come Tor Bella Monaca o San Basilio.

Con questo intento, ci impegniamo a creare occasioni di aggregazione sociale, di scambio culturale, di incontro e di socializzazione. Sono tutte cose propedeutiche alla sicurezza e alla migliore qualità della vita nel nostro quartiere.

A Villaggio Prenestino ci sono diverse aree verdi attrezzate realizzate a scomputo dai costruttori che hanno edificato nei comparti adiacenti. Piccoli parchi, realizzati con tutta la vegetazione e gli arredi necessari, che l’Amministrazione Capitolina attraverso il Dipartimento alle Periferie ha in carico e che malgrado le richieste di adozione da parte nostra e di altre realtà del quartiere continua a lasciarli chiusi e al conseguente degrado. Noi come Associazione abbiamo in adozione quello di via Fosso Scilicino, il solo gestito dal servizio Giardini Comunale che ha permesso l’adozione che garantisce l’apertura la chiusura e la pulizia e fa da raccordo con l’Amministrazione che assolve alle altre necessità manutentive.

Questo abbandono chiama altro degrado, quello che alimenta forme di illegalità diffusa. Noi come tutti i Cittadini contribuenti, vogliamo che i nostri parchi siano aperti e curati, per essere così utilizzati dai nostri bambini con i loro genitori e i loro nonni e diventare punto di incontro per tutti Noi, togliendo spazio vitale a chi ha solo voglia di bivaccare o utilizzare questi luoghi per spaccio e malaffare.

L’Amministrazione Capitolina può e deve trovare delle soluzioni che il quartiere stesso gli propone ma ha orecchie sorde. Per questo oggi ripuliamo ancora una volta il parco di Via Rocca di Cambio, per cercare di sottrarlo al degrado ed offrire l’opportunità ai Cittadini di frequentarlo, ma anche e soprattutto per protestare attivamente contro questa situazione invalidante che il nostro quartiere e di chi lo abita sta subendo, nella speranza e nell’attesa che si insedi una nuova Amministrazione Comunale che prenda impegni chiari e certi per l’apertura e la manutenzione delle nostre aree verdi realizzate con i nostri soldi.

Lettera originale in formato PDF